Intervista a Naif Hérin
1) Qual è il peccato
peggiore per un musicista?
Aver
smesso di credere nella forza della musica.
2) Che cosa ti fa ridere?
Il
mondo nei suoi tratti surreali.
3) Associa tre brani a tre
stati d’animo.
“La
donna cannone” quando la speranza ritorna nel nostro cuore ma sembra più
cosciente e più forte di prima. “La cura” quando l’amore ti rende saggio. “Ma
il cielo è sempre più blu” quando te ne freghi di tutto e canti.
4) In che cosa credi?
Credo
nella bellezza, intesa come espressione di stupore per qualcosa e qualcuno, si
manifesta in forma di pensiero, è un’illuminazione. Tutto dopo sembra
meraviglioso, è una cosa di cui non puoi più farne a meno, ti fa sperare di
averne ancora e ti fa sospirare se non ne hai più.
5) Chi è il musicista più
significativo di sempre?
Colui
che “significa” in tutto ciò che fa... non lo conosco.
6) Che cosa ti fa più
paura?
Il
mondo nei suoi tratti reali.
7) La musica svolge un
ruolo sociale?
Dovrebbe.
8) Qual è il tuo ricordo
musicale più vecchio?
Quattro
anni, credo, sulla terrazza di casa, le mie prime canzoni con la chitarra
giocattolo a tre corde. Era rossa e le corde erano di plastica trasparente.
9) Qual è il rumore che ti
disturba di più?
Quando
i pensieri si accavallano fra loro e non trovano destinazione.
10) Cosa non vorresti mai
sentire alla radio o vedere in televisione?
Le
previsioni meteo, limitano la fantasia.
Ugo Stomeo
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